amore

Amore una parola che di sentire pronunciare.
Fin da quando siamo nati cerchiamo di farcelo dire, di farcelo dimostrare,
Amore è la parola che vogliamo che traspaia dalle azioni della mamma, dai
gesti del papà.
Amore è quello che cerchiamo dagli amichetti quando giochiamo, dalla maestra quando facciamo una compito fatto bene, dalla nonna quando l’abbracciamo…
Crescendo capiamo che l’amore ha significati diversi e sfaccettati,
Quello della mamma e del papà è disinteressato, dolce, fresco e puro come
l’acqua che sgorga dai monti.
Quello degli amici tranquillo e rilassante e pacato come un fiume che scorre
lento in pianura,
Da adulti cerchiamo l’amore tumultuoso, quello appassionato e eccitante come le
rapide di un torrente tempestoso che solo il nostro amato ci può donare.
Tutta la vita lo cerchiamo, corteggiamo e ci facciamo corteggiare,
ammichiamo e sornioni cerchiamo di farci ammiccare.
Poi all’improvviso questo torrente lo troviamo, e il duibbio ci assale;
saremo in grado di calvacare i vortici, la nostra attrezzatura è tutta a
posto, sarà vero o sarà un miraggio, la divinità che controlla il mondo
delle acuqe ci farà entrare.
Proprio li cominciano i guai stiamo sulla riva e ci poniamo mille domande.
A me sta succedendo proprio questo.
Una vita a corteggiare e a farmi corteggiare prendendo abbastanza 2 di
picche da foderarci l’empire state building, sempre perso in sogni d’amore
per ragazze che a mala pena cogliwvano la mia esistenza, eppure lottavo
speravo chiamavo, invitavo e malgrado i risultati spesso da retrocessione
non perdevo l’entusiasmo.
Ad ogni stop mi rialzavo con il sorriso sulle labbra e ricominciavo da capo,
duro di capa e romantico cone un eroe della letteratura.
Ad ogni nuova sfida mi presentavo sorridente dei miei sogni d’amore e mi
mostravo in tutta la mia prosopea. in tutta la mia magmatica bellezza.
Alla fine tornavo a casa sempre sconfitto pieno di medaglli di riconoscenza
ma senza il bacio della dama.
Ora che la dama mi ha baciato senza nemmeno far troppa fatica cosa faccio…
dubito sono roso dal dubbio mi macero nella perplessità.
Mi massaggio il bacio e mi dico ” Avrà baciato proprio me? Non è che la mia
maschera di cavaliere di ventura l’ha tratta in inganno?”
“Ma è lei che voglio davvero baciare? Ma sarà quella adatta a me ? ” e così
via in una serie di domande senza senso.
Mi agito nei pensieri talmente vorticosamente, che le mie azioni alzano il
turbine polveroso del dubbio.
Non riesco più a vedere la via, non riesco più a capire quale sia la strada
giusta da intraprendere, mi alzo talmente in alto sul mio destriero che si
imbizzarisce e mi trema la vista e non riesco a comprendere
se quest ponte verso l’amore sia interrotto , in costuzione, o libero da
ostacoli.
Muovo la testa talemnte velocemente che tutto mi gira vorticosamente, la mano trema: la fiammella che dovrebbe fare luce accende il fuoco tumultuopse dei se.
La marcia si interrompe, il mostruoso demone della confusioni si mangia le
armi della pugna e io sosto roso dal dubbio sul ciglio della strada del
destino.
Faccio qualche passo avanti, ma talmente pesantemente che volano detriti di
ansia per ogni dove creando milioni di mondi attorno a me: non so più quale
sia il sogno, quale l’incubo e quale la realtà.
Non so se amo e se la persona ama,
Chiedo consiglio al vento, alle nuvole, al sole alla luna, a tutti, ma
ascolto solo le mie parole, le loro mi arrivano distorte dai tappi di chi
vuole sentirsi dice solo quello che vuole, ma non sa nemmeno lui cosa vuole
sentirsi dire …
Non so come vedere se il gioco è un bluff perchè ho paura di perdere il
piatto lauto della mio scarso equilibrio interiore per paura portare a casa solo
l’altalena della delusione.
Sono li conscio che chi non gioca non vince , ma non so a che gioco stia
giocando e se in questo gioco io scherzi con una persona che invece gioca
maledettamente seriamente, potrei ferirla a morte e questo non voglio farlo
Temporeggio e faccio melina a centrocampo e guardo solo con gli occhi della
mia paura di ferirmi e di feriere e nn con gli occhiali della discussione
retta e seria …
SOno li che mi agito sul ciglio della strada ma esito nel fare i passi verso
la luce, timoroso di non si sa quale futuro, forse pauroso di trovare la
felicità dell’amore di coppia e di non esser pronto di pagarne il prezzo…
Tutta una vita a cercare quella persona che ti dica ti AMO, sei il mio tutto
, ed ora non sei pronto ad accettarlo e ti rodi nel dubbio, che ironia; chi
ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane …
Lo so dovrei buttarmi nella rapide lasciarmi trascinare un po’ per vedere se
prendo il ritmo dello sballottamento e se mi piace, se la canoa che ho scelto/
che mi ha scelto è quella giusta.
Aspetto la mano del destino che mi spinga ad agire, ma il demone della
paura mi tiene fermo sulla riva e aggiunfe la sua nebbia al polverone che
sto innalzando,
MI dico “aspetta che le cose si plachino” il tempo chiarisce tutto e
spero di poter vedere oltre la nebbia del demone e lanciarmi a capofitto
verso la certezza di chi come Tommaso non si è fidato ma ha toccato con mano
quello che pensava di vedere,
Alla fine nn so cosa troverò, ma spero di avere la certezza di aver tolto il
libro dalle mani dell’eterno narratore per il tempo di afferrare la
penna del destino e di vergare di mio pungo le righe cha parlano di questo
mio …