Carnefici per il nostro carnefice

13/01/2014 at 6:54 pm

La realtà supera spesso la fantasia, lo si può notare in vari post di questo blog non ultimo il personaggio di sabato mattina.

Quando per il mondo quasi kafakiano e ti porta ad essere carneficie per il tuo carneficie capisci che questo mondo sta diventando un enorme campo di concentramento dove ad ognuno vienee sempre più tolta la dignità di essere umano.

Nei campi di concentramento tedeschi all’uomo veniva tolta la sua dignitità di uomo, veniva spogliato della sua natura umana: ogni gesto, ogni privazione, ogni elargizione era costruita per ridurre l’uomo ad un esssere senza volontà che non fosse più nemmeno umano.

Nel mondo del lavoro è lo stesso: ogni giorno rinunciamo ad un diritto perchè poco è meglio di niente e perchè speriamo sempre che quello che è succsso al nostro compagno di sventura non capiti a noi e che noi sapremo essere diversi migliori.

All’improvviso l’incredibile diventa normale e ci pieghiamo e la minestra sempre più diluita ci pare pur sempre meglio dell’acqua pura.

Poi arriva il giorno in cui ci dicono guarda tu hai la minestra devi convincere quelli la che l’acqua è nutriende come la minestra e che se si impegneranno e lavoreranno meglio degli altri potranno avere anche loro la minestra come la tua.

E desidorosi di compiacere e ingenuamente creduloni penseremo che facendo bene il nostro compito nella nostra minestrina metteranno delle patate e che quindi diventeremo sempre più importanti per il nostro carnefice, e ci faremo carnefici per il nostro carnefice.

la realtà è invece che il nostro carnefice ci dirà ai suoi sodali: guardate come hanno lavorato bene quelli per solo l’acqua, io adesso mi levo dalle scatole quello che mangia la minedta così risparmio.

I suoi amici si danno di gomito perchè sanno che quello che mangiava la minestra andrà da loro per un po’ di acqua con magari un po’ zuccherro …

Ogni giorno perdiamo un diritto ogni giorno ci sentiamo un po’ meno umani e ogni  giorni ringraziamo il nostro carneficie perchè ci ha dato abbastanza per non morire e si certo torniamo a casa e abbiamo i nostri televisori multicolor, e i nosrti cellulari sempre più smart ma sotto sotto siamo semrpe più tristi e disumanizzati.

Ecco oggi quando mi hanno detto diventare il carneficie del mio carneficie mi è venuto un moto di vomito e di schifo per questo mondo che ogni giorno ci fa sentire meno esseri umani e più bestie, e che ci toglie sempre più la voglia di sorridere al mondo.